Parlare di altri tagli alle amministrazioni pubbliche ed alla sanità con una ulteriore compressione del welfare e dei diritti dei cittadini, ovvero aumentare la tassazione quando lo stato già spende meno di quanto incassa e' solo un modo per azzerare i diritti ed entrare in una tecnocrazia della finanza. Lo sviluppo non c'è perché ci sono troppe tasse ed i cittadini sono allo stremo, e tutto un circolo vizioso come è un grave errore adottare in un contesto di recessione economica tagli draconiani ulteriori e non politiche keynesiane come propugnate dal premio nobel krugman.
Ciò che scrivo è facilmente confermato dall'analisi del grafico che evidenzia il saldo primario dell'italia . Siamo primi in Europa, ciò che ci frega sono gli interessi che dobbiamo pagare sul debito pregresso.
Penso che prima che il tempo scada bisogna pensare ad una seria politica di rinegoziazione del debito per evitare rovinosi defaults e rendere lo stesso più sostenibile.
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